Un nome dialettale che trasmette tutta l’autenticità del territorio di provenienza, la Valle Camonica. Parliamo dei Caicc de Bré, in italiano “ravioli di Breno“. Un raviolo ripieno a pasta alta che un tempo colorava il periodo pasquale e le giornate di festa offrendosi nel suo sapore particolare dato dall’unione di ingredienti dolci e salati.
La versione che è giunta a noi è stata formalizzata negli anni Ottanta da Giacomo Ducoli, storico ristoratore locale. Nel suo volume “Cucina camuna” (Tipografia camuna, Breno, 1987) specifica che i Caicc erano serviti accompagnati da polenta e che spesso erano realizzati con ingredienti disponibili al momento.
Secondo la ricetta tradizionale, il ripieno è composto da biete, salame, bollito, arrosto di maiale, formaggio grattugiato, noci, amaretti, aglio, prezzemolo, pane grattugiato, noce moscata e uva sultanina. Tutti gli ingredienti vengono passati almeno due volte al tritacarne. La pasta invece è fatta con 6 uova per ogni kg di farina e tirata non troppo sottile. Dopo averli fatti bollire in acqua calda per 4 minuti circa, servire i Caicc de Bre’ conditi con abbondante formaggio grattugiato, burro soffritto e salvia. Arricchire il condimento con formaggio stagionato della valle.
Caicc de Bré, un piatto unico e gustoso che aspetta solo di essere assaggiato.
Sempre in periodo pasquale ricordiamo la Fiera della Spongada, il dolce tipico camuno, che si tiene ogni anno la Domenica delle Palme. Un’occasione imperdibile per deliziare il proprio palato e conoscere il patrimonio artistico di Breno e Bienno.